Alla fine degli anni ’90 si è iniziato a parlare di capitale umano. Il termine si è subito diffuso velocemente con l’adozione di chiare e strutturate politiche ed iniziative di responsabilità sociale.

Iniziative che negli anni hanno dimostrato di apportare benefici al valore competitivo del fare impresa, in relazione ai rapporti che l’organizzazione intrattiene con i propri principali stakeholder interni, quali dipendenti e collaboratori.

Essi costituiscono  il capitale umano, ovvero quell’insieme di abilità, conoscenze, competenze e professionalità che distingue e caratterizza le persone all’interno delle imprese in cui operano.

Vediamo qualche passaggio che definisce l’importanza della valorizzazione del capitale umano in azienda, uno dei valori con cui perseguiamo la nostra visione in Endurance Group.

Capitale umano ed employee experience, un dato per misurare la cultura aziendale

Il capitale umano definisce la capacità di un’azienda di crescere attraverso le persone e permette di acquisire un vantaggio competitivo rispetto alle organizzazioni che invece non ne hanno ancora compreso l’importanza.

L’employee experience, cioè il complesso di esperienze vissute dal lavoratore come risultato della sua interazione con l’azienda, è un elemento sempre più tenuto in considerazione dai CEO e dai responsabili HR.

L’edizione 2019 del Deloitte Human Capital Trends, che ha coinvolto 10.000 Business e HR Leaders in 119 paesi, ha però fatto emergere che in Italia solo il 46% è pronto ad intraprendere o ha già intrapreso azioni concrete di employee experience.

E questo nonostante le politiche in tema di benessere comportino conseguenze dirette in termini di performance e produttività.

Altri dati interessanti emersi dall’indagine nel nostro paese sono:

  • il 56% è pronto ad intraprendere azioni in ambito formativo dimostrando l’importanza di supportare gli individui comunicando in modo chiaro le competenze che saranno importanti nel futuro e fornendo gli strumenti necessari per far sì che tali competenze siano acquisite.
  • L’85% ritiene importante comportarsi come un’impresa sociale, gestendo le ambiguità e le macro tendenze dell’ambiente esterno. Ma solo il 43% si ritiene pronto o ha intrapreso azioni concrete.

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Investire in cultura aziendale per valorizzare il capitale umano

Un white paper di International Data Corporation riporta che le grandi società americane e britanniche (con 100.000 o più dipendenti) perdono ciascuna una media di $ 62,4 milioni all’anno a causa di incomprensioni, disinformazione o mancanza di fiducia dei dipendenti su come dovrebbero svolgere il loro lavoro.

Una cattiva comunicazione è una decisione consapevole del leader di non migliorare e di ignorare questo dato: l’impegno dei dipendenti è quantificabile in base alla forza della cultura aziendale.

Cosa significa in pratica? Che più forte è la cultura di un’azienda, più i dipendenti comprenderanno cosa ci si aspetta da loro e per cosa stanno lavorando. È quindi probabile che più i dipendenti si sentono coinvolti, più mantengano alta la motivazione e l’impegno.

Nel complesso, un dipendente coinvolto si può definire:

  • in sintonia con la mission della tua azienda;
  • motivato a superare i propri obiettivi;
  • proattivo sull’apprendimento di nuove competenze e l’avvio di nuovi progetti;
  • positivo nell’approccio al lavoro;
  • creativo nel risolvere i problemi.

Oggi i CEO e le risorse umane devono sforzarsi di creare programmi finalizzati al miglioramento dell’esperienza complessiva dei lavoratori prendendo in considerazione tutti gli elementi capaci di incidere su soddisfazione, benessere e engagement.

In conclusione

L’87% dei responsabile delle risorse umane afferma che la cultura e l’impegno aziendale sono le loro maggiori sfide. Ha senso.

Esistono diversi motivi per cui si stanno affermando come sfide rilevanti per le organizzazioni. Per iniziare, il ruolo del datore di lavoro è diventato sempre più importante.

I dipendenti sono molto simili ai clienti. 

Con i cambiamenti nel mercato del lavoro, i dipendenti hanno maggiori opportunità rispetto al passato. Nella maggior parte dei casi i dipendenti non hanno più la priorità di portare avanti un singolo lavoro fino alla pensione.

Hanno invece maggiori probabilità di scegliere un lavoro che li interessa e che si allinea con i loro valori e passioni. Le aziende sono pertanto chiamate ad investire regolarmente nel loro principale patrimonio aziendale: il capitale umano.

E investire significa offrire formazione continua finalizzata ad una effettiva impiegabilità della risorsa. Percorsi di carriera, colloqui di valutazione e sviluppo finalizzati alla crescita professionale.

Un’azienda è innanzitutto rappresentata dal clima interno. 

È sentirsi parte di una squadra coerente e leale con i suoi membri che fa la differenza. Creare un adeguato contesto culturale è innanzitutto compito dell’impresa.

È già e sarà ancora la vera sfida dei prossimi anni.

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