Fino a poco tempo fa, la sostenibilità era un approccio di nicchia nel retail. Ma negli ultimi anni, abbiamo visto le aziende assumere iniziative di responsabilità sociale d’impresa come un modo per ridurre il loro impatto ambientale e ottenere vantaggi competitivi.
Nel 2017, il colosso della salute Johnson & Johnson si è impegnato a ricavare il 35% del suo fabbisogno energetico da fonti rinnovabili. Tra gli obiettivi di sostenibilità 2020 della Coca-Cola c’è l’impegno di recuperare almeno il 75% delle bottiglie che introducono sul mercato.
Stiamo iniziando a vedere sempre più aziende prendere posizione quando si tratta di sostenibilità e rispetto per l’ambiente circondante.
Perché investire nella sostenibilità ambientale?
Perché è ciò che i consumatori vogliono. Questioni come il cambiamento climatico, l’eccesso di rifiuti e le modalità di lavoro non etiche sono molto più importanti di quanto lo fossero in passato.
Questo ha un effetto a catena quando si tratta delle nostre abitudini di acquisto. Uno studio di Cone Communications ha dimostrato quanto la sostenibilità incida nelle nostre decisioni di acquisto. Hanno scoperto che l’87% dei consumatori acquistava prodotti da aziende che sostenevano la responsabilità sociale e ambientale. Ancor più significativo, il 76% prenderà le distanze dalle aziende che non seguiranno questa linea.
Quindi, i marchi devono ora dimostrare che stanno facendo sforzi credibili per essere più sostenibili. Un esempio arriva da Adidas che è riuscita a far toccare con mano ai consumatori i risultati dei propri sforzi e, soprattutto, i prodotti.
Ma vediamolo assieme.
L’iniziativa Adidas for The Ocean
Adidas, a conferma del suo impegno sociale, oltre due anni fa ha creato una partnership con Parley for the Oceans, organizzazione no profit impegnata nella protezione della vita marina.
L’obiettivo del brand sportivo era quello di realizzare scarpe e indumenti sportivi con i rifiuti riciclati dagli oceani. Le UltraBOOST Uncaged Parley, sono state le prime scarpe fatte con Parley Ocean Plastic™ (per ogni paio vengono usate 11 bottiglie di plastica).
La collaborazione non si è fermata qui. In occasione della Giornata mondiale dell’Oceano (8 giugno 2017) e della Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani a New York (5 – 9 giugno 2017) è stata lanciata l’iniziativa Run for the Oceans: per una settimana i runner di tutto il mondo partecipano ad una “corsa digitale” supportata da Runtastic, azienda leader nel mondo delle app.
L’evento è sicuramente un ottimo mezzo per raggiungere il consumatore finale e sensibilizzare sulla causa sostenibile sposata dal brand.
Ma come fare per gli store fisici?
Come integrare le iniziative di sostenibilità ambientale con i negozi fisici
Ho recentemente visitato lo store Adidas a Parigi, collocato lungo gli Champs-Élysées.
Lo store è realizzato integrando la parte emozionale ed esperienziale delle vendite. Tecnologia, esperienza e servizio convergono nel negozio fisico in perfetta armonia.

Ma una grande parte è dedicata esclusivamente all’iniziativa For The Ocean di Adidas, portando i consumatori a diventare parte dell’iniziativa aziendale offrendo la possibilità di toccare con mano i risultati ottenuti.
Adidas ha lanciato una sfida: entro il 2024 vuole produrre solo prodotti derivanti dal riciclo di plastica oceanica

All’interno dello Store è possibile toccare fisicamente il materiale plastico riciclato da Adidas e conoscere nel dettaglio i passaggi della trasformazione. Il tutto è valorizzato da foto di volontari durante le operazioni di raccolta.

Dai rifiuti della plastica recuperati dagli oceani, si ricava un filato che viene poi utilizzato nella tomaia di molti dei suoi modelli di calzature denominate appunto Parley.

Le emozioni fanno parte del nostro essere e, nella maggior parte dei casi, determinano le le decisioni di acquisto online e offline. Il retail deve quindi essere in grado di sviluppare nuove forme di coinvolgimento del cliente cercando di stimolare emozioni attraverso tutti i sensi. In questa foto vediamo nella parte bassa la plastica raccolta, al centro la plastica riciclata e infine, nella parte alta, il prodotto finale.
L’impegno di Adidas per la sostenibilità ambientale è manifestato all’interno dello store anche in altre forme tangibili.

I visitatori dello Store hanno la possibilità di riempire gratuitamente le proprie bottigliette d’acqua o bere dalla fontanella presente. Adidas dimostra il proprio impegno nella riduzione della plastica anche nella scelta dell’eliminazione dei sacchetti di plastica nei propri negozi. Questo significa eliminare
70 milioni di buste in plastica. Di queste 3 milioni soltanto negli Stati Uniti e 2 milioni in Germania.

Adidas ha affermato che produrrà 11 milioni di paia di scarpe nel 2019 con la plastica oceanica per recuperare sprechi su spiagge, isole remote e comunità costiere. Il gigante dello sportswear si è inoltre impegnato a utilizzare solo poliestere riciclato in ogni prodotto entro il 2024. L’impegno di ogni individuo al reciclo è sicuramente un primo passo verso la riduzione della plastica nel mondo.
Fai della sostenibilità parte della storia del tuo brand
L’esempio di Adidas ci dimostra che tutti gli sforzi di sostenibilità risultano vincenti se si è in grado di coinvolgere il proprio pubblico.
I consumatori devono sapere cosa loro stessi (e il pianeta intero) stanno guadagnando sostenendo la tua attività. Per questo è necessario incorporare la sostenibilità nel modo in cui il marchio comunica con i clienti e mostrare ai consumatori in che modo la sostenibilità si integra perfettamente con i punti vendita.
È qui che entra in gioco il content marketing. I contenuti sui tuoi canali online giocano un ruolo importante nel trasformare i tuoi sforzi di sostenibilità in una parte fondamentale della tua brand identity.
Questo è uno spazio in cui potrai rispondere alle domande su cosa ti ha portato come rivenditore ad abbracciare un modello di business più sostenibile. Il content marketing è interamente incentrato sullo storytelling e si concentra sul valore a lungo termine dei vostri sforzi verso i consumatori e l’ambiente.
Tieni sempre a mente i seguenti punti:
- Chi / Quali sono i vantaggi della tua azienda?
- In che modo i tuoi sforzi creano un’esperienza migliore di prodotto / servizio?
- In che modo i tuoi sforzi si ricollegano all’etica del tuo marchio?
- Cosa speri di ottenere a lungo termine diventando più sostenibile?
Le risposte a queste domande ti forniranno una ricca fonte di contenuti online. Per Audrey Migot-Adholla, il fondatore del marchio di gioielli africano Yala Jewellery, questo è particolarmente importante per sottolineare l’impatto positivo delle loro iniziative sulle comunità e sui creatori locali:
“Yala lavora con oltre 150 artigiani in Kenya, assicurando che ricevano salari equi, ambienti di lavoro sani e sicuri e un reale riconoscimento per il loro talento. Le loro storie e le foto sono presenti in primo piano sul nostro sito web, in quanto vogliamo che i clienti mettano nomi e volti alle persone che hanno realizzato i gioielli di cui godono “.
Altre strategie come il co-marketing con altri marchi sostenibili, post di blog, social media ed email marketing sono un ottimo modo per tenere aggiornati i tuoi clienti su tutti i tuoi sforzi.
A lungo termine la sostenibilità verrà integrata nell’essenza del marchio.